giovedì 16 aprile 2015

Un Giorno da Roxane: Alessandra "Biancaneve" Fadda - seconda parte.

Ecco la seconda parte dell'incontro con Alessandra. A questa parte dell'intervista ha anche partecipato Dina, la nostra fotografa a cui dobbiamo le splendide immagini di Alessandra in versione "Roxane".

(Luigi) Come sei arrivata a Roxane?  
Ho conosciuto Roxane seguendo Luigi poi mi sono ricollegata a te  Umberto, mi vergognavo di chiederti l’amicizia...  in qualche modo spiavo in contemporanea Roxane, Luigi e Umberto, poi  mi sono messa a fare ricerche su Roxane, e ne ho parlato molto con mia mamma e le ho detto: "Mi fa molta impressione questa Roxane, sembro io!"   Ho sempre messo in prima linea gli altri a discapito di tutto. Ho sempre detto che la realizzazione degli altri realizzava me stessa mi rivedo in lei e quando Luigi mi ha chiesto che stavate pensando a me ho detto subito: Siiiiii!   



(Umberto) A questo punto cosa ne pensi di questi due uomini al tuo fianco che hanno creato un personaggio femminile? 
Avete avuto una capacità sorprendente, non offendetevi ma io non credo tanto nell'intelligenza maschile e, quindi, quando ho visto  la capacità di realizzare un qualcosa nella quale le donne si gettano a capofitto  dove si identificano nei personaggi, ho detto che bello, c’è qualcuno che riesce  a farlo!  E’ non è un complimento, è la verità. Le donne, credo, si identifichino tantissimo in Roxane.

(Umberto) Quindi, diciamo che dopo una storia di un uomo che ti ha deluso, qualche altro uomo ti ha regalato qualcosa e, hai capito che c’è ancora qualche uomo pensante?   
Assolutamente si e soprattutto mi sono detta gli opposti non si attraggono , si cercano, però  ho sicuramente più da dire ad una persona simile a me alla quale piace l’arte che ad una persona alla quale magari piace l’economia o la politica o tante altre cose e, sono arrivata ad un punto che è bene cercare una persona che non ti guardi dall’alto in basso, che non ti giudichi e non ti dica  “mamma mia quanto sei strana!”, ma che invece ti dica che hai delle ottime capacità!  

(Umberto) Da Artista, se volevi rappresentare il presente che ti circonda, quale immagine coglieresti? Hai tre secondi… 
Una clessidra, perché con il tempo ho sempre avuto un rapporto orribile, e secondo me, qualche volta, continuo ad averlo, ci sto lavorando ma non riesco a superarla. Fossi in me nei miei disegni rappresenterei orologi, clessidre, quando li disegno è per tentare di staccarmi da questa cosa, una sorta di esorcismo; prima ho detto che non ho paura ne della morte ne del tempo che passa , ne della vecchiaia, ho paura del tempo che passa nella mia non realizzazione.  Ho paura di non realizzarmi, un tempo volevo tutto e subito e ho sbagliato , è stato un errore dopo l’altro e ora affronto la vita con più calma  e  per esorcizzare questo ho chiesto al mio nuovo compagno, Antonio, appassionato di fotografia di farmi delle foto come se fossi avvolta in un baco di seta, intorno a me ho posizionato l'orologio  a pendolo che ha costruito mio nonno, mentre cade su di me e rappresenta l’ansia che per me ha  il tempo. Così, in qualche modo... ho esorcizzato!  



(Luigi) Secondo c’è differenza tra la sensibilità artistica di un uomo e di una donna?
La sensibilità artistica è come la creatività, secondo me. Ci nasci. Sicuramente la donna risulta essere più sensibile rispetto all’uomo. Non faccio di tutta l’erba un fascio ovviamente. L’uomo sensibile tende a nascondersi. Per l’uomo è segno di debolezza. Ma quando l’uomo è artista deve per forza essere sensibile. Però di sensibilità ne ha più la donna. Riesce con delle metafore, con delle rappresentazione ad esprimere di più un concetto.

(Umberto) Qual è la cosa più pazza che hai fatto?   
Ascoltare gli altri invece che  me stessa, pazzia pura. Sin da bambina ho lasciato che gli altri decidessero per me. Per paura di deluderli.  Ma la  pazzia più grande, perché per me era difficilissimo,  è stato, da un anno a questa parte, dire: "Mi avete rotto!".  La vita è una fai ,quello che vuoi tu, accetto consigli ma ho chiuso con le facciate, non ti portano a niente, non sei tu. Io  voglio essere me stessa in tutto e per tutto e ci sto riuscendo.  

(Umberto) Il mio motto è: "Vorrei essere una pecora nera in un gregge di pecore bianche" e il tuo?
Carpe diem, ultimamente non perdo mai un treno,   Ogni occasione va sfruttata anche perché se perdi un'occasione te ne penti. Meglio provare che rimpiangere!  

(Luigi) Visto che ami gli animali. Qual è il tuo animale preferito?
E’ una domanda difficile. Direi un mix. Mi piace la fedeltà del cane, mi piace la libertà del gatto. Mi piace la pantera, io adoro la pantera nera. Ma io adoro anche la giraffa, è un animale che mi fa impazzire. Mi appenderei al collo e la coccolerei...

(Umberto) Ti faccio una domanda che piace molto alle donne che intervisto, : cosa non deve mai mancare nella tua borsetta? 
 La borsa è un accessorio che non sopporto, adoro essere molto libera ma se proprio la uso non deve mai mancare la penna  io dove sono devo scarabocchiare o, l’astuccio con tutte le matite, qualcosa che mi permetta di scarabocchiare non importa se non ho il foglio lo faccio dove capita , ma ho sempre con me  anche un taccuino dove prendo d'istinto e scrivo subito ciò che mi viene in mente perché quelle frasi le rigetto sui disegni!  

(Umberto) Hai citato del bellissimo rapporto che hai con tua madre, oggi cosa gli racconterai?   
Quando Luigi mi ha mandato quel messaggio mamma era in cucina che preparava la cena e io mio sono fatta l’andito saltellando, sembravo una bambina e mia mamma mi ha detto “Cosa è successo?” e  le ho letto il messaggio.  inoltre   stamattina prima di uscire mi ha detto, sei pronta? E io, certo che sono pronta quindi,dopo questa intervista immagina le dirò che è stato piacevole dividere la giornata con voi, evito di saltare per strada perché potrebbero prendermi per pazza... diversamente, farò un salto e le dirò è andata benissimo, mamma, sono persone fantastiche!  

(Umberto) Fatti una domanda datti una risposta!
Mi farei la domanda che colore sono io, di che colore ho l’anima e mi darei la risposta che dentro ho un arcobaleno però, un arcobaleno disegnato da me dove sette colori sono troppo pochi per rappresentarmi e siccome molti dei miei disegni sono molto tristi aggiungerei il nero e non deve mai mancare il rosso dei capelli della ragazza che disegno (che sono io) e il verde che è il mio colore preferito!   

(Dina) Hai detto che il verde è il tuo colore preferito...…
Si. Il verde mi piace in ogni sfumatura perché sono legata alla natura in ogni sua forma e poi perché rappresenta la speranza, e io vivo costantemente nella speranza.

(Umberto) Cosa ne pensi dei tatuaggi?  
Io ne ho tre e rappresentano qualcosa di molto importante perché sono legati al momento istintivo in cui sono stati fatti , sono molto piccoli, ho una fata, una farfalla e un ramo di edera e sono disegni che rappresentano libertà in generale e non hanno linee chiuse sono molto leggeri .Purtroppo il tatuaggio sta diventando moda e perdendo il suo fascino prima raccontava una storia, un'emozione... mentre ora i ragazzi chiedono : “C’è un catalogo per scegliere?  ” Non funziona così, ti svegli, decidi di farlo e sai cosa vuoi!!

(Dina) Qual è la tua canzone preferita e se ascolti musica mentre fai arte? 
La mia canzone preferita in assoluto “La cattiva strada “ Fabrizio De Andrè. Metto allo stesso livello  il “Un matto” sempre dello stesso artista!


(Umberto) Sei ordinata? 
No, assolutamente, Einstein dice che una scrivania ordinata è sinonimo di una mente vuota! E noi artisti NON possiamo essere ordinati!!!

(Luigi) Volevo sapere se hai già fatto delle mostre o ne hai  in programma?
Vi svelo una cosa in anteprima. La scultura che ho fatto venerdì partirà per Barcellona perché è stata selezionata dal’Art Expo 2015.

(Umberto) Cosa ne pensa il tuo ragazzo della tua arte? 
Lui dice: Hai la capacità di raccontare altre persone oltre te stessa”, ed è l’unica persona con la quale riesco a disegnare in sua compagnia perché solitamente sto chiusa nella mia stanzetta! Disegnare davanti a lui e come se fossi sola perché ha un rispetto del mio essere artista che nessuno ha! Mi osserva e mi dice come ti è venuto in mente, ma come fai? Ed è l’unico che riconosce se sono triste guardando i miei disegni ,  in un ombrello aperto riconosce il mio stato d’animo insomma, mi capisce benissimo!

(Luigi) Qual è il tuo fumetto preferito?
Il fumetto a cui sono più legata è quello che mi ha portato a disegnare: si tratta di Ranma ½, un manga di Rumiko Takahashi.
Però volevo dire una cosa a proposito di Roxane. I fumetti giapponesi sono spesso per una età piccola rispetto alla mia. Il più delle volte sono dei fumetti dove non riesci ad identificarti, perché sono spesso storie fantastiche di magia, Mentre voi in Roxane siete riusciti a fare delle storie reali...con delle persone che vivono emozioni reali... 

(Umberto) Spesso perdiamo gli amici, spesso i compagni mentre la signora arte la abbiamo sempre dentro, l’arte è un punto fermo della tua vita?
Senza arte morirei , toglietemi tutto ma non l’arte... tutto passa ma l’arte non passa mai! nei miei viaggi dicono che sono noiosa... gli altri vogliono vivere la città, io vorrei rinchiudermi nei musei.

Aggiornamento
Al ritorno da Barcellona abbiamo  chiesto ad Alessandra notizie sulla mostra che ci aveva preannunciato nell'intervista.

(Luigi e Umberto) Ci racconti qualcosa della recente mostra che hai fatto all' Expo Art  2015 a Barcellona?
Sono rientrata da Barcellona, con il mio compagno, domenica, dopo aver vissuto un'esperienza per me unica, scesa come un miracolo dal cielo...la realizzazione di un sogno.

Mesi fa ho partecipato alla selezione per l'Art Expò a Barcellona 2015, ma l'ho fatto non credendo, come al solito, in me stessa, ho spedito la foto di una scultura che ho realizzato in un periodo difficile della mia vita, alla quale sono molto legata emotivamente...

Mesi dopo ho ricevuto la mail: “Siamo felici di informarla che la sua opera è stata selezionata per l'evento artistico internazionale...etc etc”
Sapete quelle cose che pensi a te non possano mai capitare? Avevo paura di svegliarmi e constatare che fosse solo un sogno...ed invece no.

Sabato c'è stata l'inaugurazione, e la mia opera (così come quelle di altri 65 artisti) rimarrano a Barcellona fino alla fine di Aprile.
Non posso che augurarmi che questa esperienza e questo viaggio abbiano dato il via alla piena realizzazione di me stessa.
Sapere che gli altri sono fieri di me, mi fa sentire una macchina con 12 marce :)

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