domenica 28 settembre 2014

Gianni Soria: Il giro del mondo con una matita

Negli scorsi giorni ha fatto tappa a Cagliari il noto vignettista e caricaturista Gianni Soria. L'occasione è stata quella di una festa di matrimonio svoltasi in un locale di fronte alla splendida località di Calamosca. Da tanti anni ormai Gianni Soria gira il mondo realizzando su commissione caricature in diverse manifestazioni. Una tendenza che c'è da diverso tempo nella penisola è quella di movimentare delle feste di matrimonio con un caricaturista che anima la serata  ritraendo gli ospiti, che sono ben felici di fare da modelli. Per l'occasione Gianni è stato disponibile a ritrarre in una divertente caricatura anche i due autori di Roxane, ed è stato altrettanto disponibile a rispondere a una breve serie di domande. Ecco l'intervista che ci ha rilasciato.

Gianni Soria realizza una caricatura per una gentilissima addetta all'organizzazione del matrimonio.

Ciao Gianni, ci racconti come è iniziata la tua passione per le caricature e per le vignette umoristiche?
Ho sempre amato il disegno anche perche’ e’ il divertimento che costa di meno e abbiamo a disposizione un materiale infinito: la fantasia
 
Io e Luigi abbiamo avuto modo di vederli disegnare e siamo rimasti colpiti dalla tua velocità, è frutto di esperienza o le caricature si fanno così in fretta?
Ho illustri colleghi che impiegano anche giorni ad eseguire una caricatura, dipende dallo stile e dal contesto in cui si disegna e dal risultato che si vuole ottenere. Lavorando in pubblico è ovvio che la caratteristica principale è la velocita’ (non disturba anche un po’ di bravura)

Regalaci qualche aneddoto della tua vita artistica!
Ogni serata che faccio offre spunti curiosi da raccontare. Ricordo quando anni fa facevo caricature ai miei colleghi e capi (strano ma ho sempre avuto piu’ capi che colleghi), un mio capetto si era ritenuto offeso da una mia vignetta ed era andato a lamentarsi piu’ in alto da un super capo comune, il quale aperto un cassetto gli ha fatto vedere ridendo un’infinita raccolta che lo riguardava.
Gianni Soria mentre realizza la caricatura degli autori di Roxane.
Sappiamo che hai fatto la caricatura a qualche vip puoi fare qualche nome?  
Ho fatto caricature soprattutto a politici di tutte le formazioni e quasi tutti mi hanno ringraziato e richiesto l’originale (che oggi con i supporti informatici non si usano quasi più).
 
Le tue vignette umoristiche sono sempre “taglienti”. Come nascono?
Sono quasi sempre taglienti ma non e’ detto. Questo e’ un po’ il mio linguaggio ma non credo di essere troppo tagliente; è la vita politica e sociale con bubboni che richiederebbero chirurghi in grado di incidere molto in profondità Una volta (ricordo il caso Leone) una caricatura poteva costare le dimissioni di un politico ma ora con le facce di gomma assorbono qualsiasi battuta. Ci sono politici che si sono offesi, soprattutto a sinistra.

Come è il rapporto con il tuoi colleghi umoristi?

Ho conosciuto parecchi colleghi e sono assolutamente amico con tutti. Se non sono gli umoristi in grado di sorridere del proprio lavoro e di sfottersi a vicenda chi mai lo dovrebbe fare?

Hai mai lavorato per qualche quotidiano?
Ho lavorato per parecchi quotidiani da La Stampa al Meridiano, molte testate web e telegiornali di emittenti private.
 
Ci hai raccontato che giri l’Italia   facendo caricature nei matrimoni, c’è stata qualche località irraggiungibile? 
Ho girato e sto’ girando Italia, Francia, Svizzera, Slovenia, Croazia, Australia. Le Uniche difficolta’ sono il sovrapporsi di altri impegni. I luoghi nuovi mi incuriosiscono e mi entusiasmano. Spesso ci scambiamo lavori fra colleghi piu’ vicino al luogo da raggiungere e libero da impegni.
 
Come ti sei trovato nella nostra Sardegna?
In Sardegna ci sono stato sia in Vacanza che per lavoro e mi sono sempre trovato a meraviglia soprattutto per l’accoglienza degli amici sardi (alla faccia di chi dice che sono “chiusi”). Bellissimi i matrimoni che ho “celebrato” umoristicamente. Hahaha sara’ per via del camice bianco che utilizzo mi sento quasi un prete che distribuisce la sua benedizione umoristica e un supporto ottimistico ai neo sposi giunti al matrimonio dopo un periodo stressante (vestiti, ristorante, regali, cerimonia, fiori, torta, regali, inviti, parenti, amici…).
 
Il grande Gianni Soria indossa il costume da lavoro e posa con Luigi Serra (a sinistra  e con Umberto Buffa.
 
Leggi fumetti? Se si quali?
Non sono un gran lettore di fumetti ma leggo da sempre quelli a taglio umoristico (Mafalda, gli album di Jacovitti, i giornali umoristici francesi e spagnoli).
 
Due parole su “Roxane” il nostro personaggio...
Roxane l’ho scoperto ultimamente grazie a Facebook e lo trovo innovativo e soprattutto ben disegnato. Meriterebbe una maggiore popolarita’. Ma tempo al tempo!
 
Hai qualche sogno nel cassetto?
Ci sono molti cassetti nei miei sogni. Un po’ alla volta li sto aprendo, tempo permettendo.
 
Per chiudere fatti una domanda a piacere!
Passano le mode, si evolve la tecnologia ma il disegno non perde la sua attualità ed in questa civilta’ di rumori e di immagini (con un ritorno all’analfabetismo letterale, non si legge e si dimenticano le basi della lingua come grammatica e sintassi. I giovani usano sempre meno vocaboli, ignorano i verbi e con pochi aggettivi sguaiati esprimono tutti i loro profondissimi concetti. (Es. non mi caga, che cazzo dici…) . Una vignetta incide più di un articolo di fondo, entra immediatamente in circolo ed esprime qualsiasi concetto e spesso rimane incisa nel volubile mondo dei media come i primitivi graffiti sulla roccia, senza barriere di lingua o di cultura.
La caricatura dei due autori di Roxane realizzata da Gianni Soria.
Potete trovare Gianni Soria sul web a questo indirizzo: http://www.feco.it/fujn/
E su Facebook a questo indirizzo.,

martedì 5 agosto 2014

Intervista a Rita Solinas

Oggi abbiamo il piacere di ospitare nel nostro blog una nostra simpatica amica e collaboratrice: la fotografa Rita Solinas. Rita segue ormai da quasi tre anni le  nostre iniziative fotografando con maestria ogni singolo momento.
Ecco di seguito la breve intervista che ci ha rilasciato.
Umberto Buffa e Luigi Serra
 
Rita Solinas vista da Umberto Buffa
Ciao Rita, ci racconti come è iniziata la tua passione per la fotografia?
Mio padre era un bravo fotografo amatoriale che sapeva anche sviluppare le pellicole, ma, soprattutto, faceva apparire le immagini da un foglio bianco. A me bambina piaceva nascondermi nella camera oscura e guardare quella magia.
Che cos'è per te la fotografia e cosa rappresenta? 
La fotografia per me è un modo per raccontare delle storie, congelarle in uno scatto che può fissarle per sempre.
Regalaci qualche aneddoto della tua vita !
Da bimba avevo tre grandi passioni: fare da modella per mio padre, cantare a squarciagola e ricopiare le storie a fumetti che leggevo ne “Il Giornalino” che ogni domenica mi regalava la mia nonna paterna. Un giorno, dopo aver dipinto su un piccolo rettangolo di compensato una pianta di girasole, scesi in strada e fermai una ragazza che forse intenerita dalla mia sfacciataggine mi acquistò quel quadretto.
A parte fotografare sappiamo che ami cucinare, è vero?
Si è vero, mi piace molto cucinare risotti e sformati di verdure.
Hai mai visto un film più di una volta?  Se si quale?
Si, ho visto diversi film e tutti di genere diverso, da quelli di “Don Camillo” a film più impegnati come “Le vite degli altri” e “Il buio oltre la siepe”.
Le donne dei fumetti spesso rispondono a una serie di stereotipi maschili (e in alcuni casi maschilisti) dovuti al predominio di autori e lettori uomini, ma ti senti più vicina a Diabolik o a Eva Kent?
Premesso che Diabolik era uno di quei fumetti che leggevo da piccola, quando tornavo dalle vacanze dai nonni materni e lo ritrovavo a casa, non ricordo di aver mai avuto preferenze per l’uno o per l’altro personaggio, mi piacevano entrambi allo stesso modo. Mi ha sorpreso semmai scoprire ormai grande la storia di quel fumetto e scoprire che era stato creato da delle donne.
Quale personaggio della storia avresti voluto fotografare?
Forse Giovanna D’arco.
Ormai da qualche anno segui tutti nostri eventi,  ma cosa ti ha attirato del mondo del fumetto?
La possibilità che si ha di creare storie e personaggi che prendono vita, sia attraverso le trame che crea lo sceneggiatore che quello che vede il disegnatore, non so come spiegarlo se non usando la parola magia.
Come definiresti Luigi Serra e Umberto Buffa?
Due abili alchimisti come Fulcanelli e Canseliet.
Sappiamo che ti piace scrivere, che genere?
Spazio dai racconti brevi di bambini al genere gotico e misterico, ma soprattutto racconti.
Quale è la cosa che non dimentichi mai di mettere nella borsa a parte la macchina fotografica?
… le chiavi di casa!
Sappiamo che hai una grande passione per i gatti ci racconti qualcosa ?
Sotto casa mia si è formata una piccola colonia di gatti nati un anno fa che mi hanno praticamente adottato.
Tra di loro. uno in particolare, bianco e nero, sin da quando era molto piccolo si è sempre distinto per il coraggio, venivano spesso lasciati soli dalla loro madre e lui quando aveva fame miagolava forte per ore per farsi sentire.
C’era anche Calimero, una splendida gatta color miele chiaro con una macchia bianca sulla schiena a forma di stella, lei faceva parte del primi che sono nati, tutti color miele da una mamma con il pelo scuro, un suo fratello fu investito sotto i miei occhi e dal giorno lei che era inseparabile da lui si è isolata sino a quando non l’ho vista più, temo sia morta di crepacuore.
Qual è il tuo sogno nel cassetto ?
Poter fare delle mie passioni un mestiere, poter mostrare la mia visione del mondo che mi circonda attraverso la fotografia, la scrittura e anche la grafica, insomma diventare una narratrice multimediale.
Per chiudere fatti una domanda a piacere!
Quando hai iniziato a scrivere, cosa ti ha fatto scattare quella molla?
Un estate improvvisamente i miei amici erano tutti andati via, mi sono ritrovata sola e per passare il tempo mi misi da prima a leggere, ma ogni cosa che avevo tra le mani non mi entusiasmava, allora iniziai a inventare storie che mi sarebbe piaciuto leggere.
Cosa pensi dell’intervista?
Anni fa ho avuto modo di parlare dei miei racconti, ma ancora nessuno era riuscito così bene a descrivermi attraverso delle domande così personali eppure semplici.
E’ stata una bella chiacchierata con voi che sapete leggere così bene l’anima delle donne.

sabato 29 marzo 2014

Intervista con Patrizia Floris


Abbiamo il piacere di avere come ospite nel nostro blog la giornalista Patrizia Floris, direttrice di Rivista Donna.  Di recente siamo stati da lei gentilmente intervistati e ci è sembrato giusto farla conoscere meglio ai lettori di Roxane.
 

Disegno di Umberto Buffa

Ci racconti come hai iniziato la tua carriera?
Ho iniziato da giovanissima con una esperienza  alla guida di una piccola azienda di comunicazione visiva. A capo di questa impresa mi sono resa conto delle capacità lavorative delle donne, attente ai dettagli nell’esecuzione dei compiti ma ancor più fonti inesauribili di stimoli innovativi. Non solo grazia o bellezza, ma creatività e concretezza come ingredienti di sicuro successo.
Sono quindi passata all’editoria con l’idea di dare delle donne un’immagine diversa dai tradizionali stereotipi offerti dalle riviste femminili. Attraverso una forma di comunicazione d’impatto più forte ed immediata, il mio intento è sempre stato quello di valorizzare la donna che crea e produce, che s’impegna di persona nella società dispiegando i suoi talenti al di là della propria famiglia
Ciò che più mi soddisfa nel cammino editoriale intrapreso è che finora, dal 2007 ad oggi, abbiamo potuto dar voce sulla nostra rivista a più di 350 donne impegnate in Sardegna in un ruolo di prima linea nei più svariati settori dell’economia, delle professioni e della cultura.
Quando è nata la tua carriera nel campo giornalistico?
Quando ho registrato per la prima volta la testata nel 2007.
Il mio sogno: portare alla ribalta un mondo sconosciuto, spesso sottovalutato e in genere immeritatamente confinato in un ambito subalterno. Occorreva dunque mettersi in gioco!
Nel raccontare questa nuova figura di donna mi sono trovata dunque non solo ad essere editore ma anche giornalista; una che assieme ad altre di un piccolo collettivo raccontava questa realtà.
Regalaci qualche aneddoto
Mi sono recata a Guspini, un giorno con l’entusiasmo dei bambini, per conoscere una donna straordinaria, una donna a capo di una azienda nata da una brillante idea: valorizzare la lana sarda nell’edilizia! Con stupore mi resi conto che veramente aveva reinventato dei mattoni del tutto innovativi, fatti con la nostra lana sarda riciclata. Ora questo prodotto viene esportato in tutto il mondo.
Non meno straordinario fu per me l’incontro quasi magico con Chiara Vigo, la regina del bisso, un tessuto delicato e prezioso che proviene dal mare..
Spesso mi piace pensare che Rivista Donna sia stata e continui a essere un portafortuna per gli innumerevoli successi delle donne. Anche se so benissimo che il merito è tutto loro, frutto della loro genialità, del loro impegno, dei loro sacrifici.
A noi di Rivista Donna và quel tanto di averle capite in tempo.
Cosa preferisci fare, leggere libri o andare al cinema?
Beh! un buon libro è insostituibile. I buoni film sono molto rari, al di là delle mode passeggere.
Se volessi essere la protagonista di un film quale sceglieresti?
Con un po’ di ironia mi piacerebbe reinterpretare Cenerentola.
Le donne dei fumetti, spesso rispondono a una serie di stereotipi maschili (e in alcuni casi maschilisti) dovuto al predominio di autori e lettori uomini ma, ti senti più vicina a Diabolic o a Eva Kant?
Né l’uno né l’altra fa parte del mio immaginario.
Molte donne hanno fatto la storia ma tu, chi vorresti essere: Cleopatra, la Montalcini; Mariateresa di Calcutta o vorresti riscrivere la storia?
Il mio ideale è un mix di ciascuno di loro. Ciò in cui credo e ritengo sia veramente importante è quando la scienza si coniuga con la vera carità. Il potere, poi, che comporta dominio sugli altri, non m’interessa in alcun modo.
Facendo interviste fai tante domande ma quale è la persona ideale per una chiacchierata a parte noi?
Chi sa aprirsi al dialogo. La cosa più interessante per me è comprendere come il successo arrida a coloro che hanno una visione semplice e quasi ingenua delle cose. In genere è una persona che con grande slancio e fiducia insegue i propri sogni e non smette mai di generare entusiasmo e positività intorno a sé. Nella mia esperienza ho notato con tristezza che molti per paura di sognare si limitano ad imitare.
 Quale è la cosa che non dimentichi mai di mettere nella borsa a parte il registratore?
L’entusiasmo.
Quando avrai qualche anno in più, dal parrucchiere chiederai “50 sfumature di grigio”?
Spero di no. La vera bellezza va oltre l’aspetto fisico e purtroppo non ha niente a che fare con il parrucchiere!
 Quale è il sogno professionale che vorresti realizzare?
Un grande sogno ce l’ho.. ma preferisco farvi una sorpresa.
Patrizia Floris posa insieme a Luigi Serra e Umberto Buffa.

domenica 5 gennaio 2014

Una storia di Natale

Cari amici, siamo arrivati al nuovo anno ed è l'occasione per fare il punto su ciò che abbiamo fatto insieme lo scorso anno pensando anche a  quello che faremo nel 2014.
Il caso vuole che questa storia che verrà pubblicato in un albo sia già una “rarità” in quanto verrà stampato in pochissime copie. Infatti,  la storia che state per leggere farà parte del prossimo libro di “Roxane”, quindi,  come si fa con la musica, anticipiamo un “pezzo” dell'album e pubblichiamo uno delle quattro storie del libro che uscirà nell'estate del 2014.
Il 2013 è stato un “grande” anno per “Roxane”, sia per la nascita del personaggio che per il futuro dei miei lavori con Luigi Serra, dove gli effetti del “fare” inteso come osare è diventato “stabilizzare” e la nostra collaborazione si è tramutata in due anni in una base di sviluppo!!
Presentato in sordina nella librerie nel mese di settembre,    “La città del sole “ è diventata subito una “Graphic  novel” di successo,  interessando  tantissimi lettori e numerose  testate giornalistiche. Addirittura due compositori  le hanno dedicato un pezzo musicale. Nel guardare il 2014 posso dire che sarà un anno dal cammino già ben tracciato,   dove investiremo la nostra passione in “qualità”. Già da questa storia  realizzata non più a colori ma in scala di grigi, per favorire lo “snellimento” dei processi commerciali e per essere più competitivi anche sul prezzo dei nostri lavori. E ora allacciate le cinture, si parte per una nuova storia di “Roxane”, buona lettura amici !! 
Umberto Buffa
 
Quando, oltre un anno fa, con Umberto Buffa, abbiamo dato vita a Roxane, mai ci saremmo aspettati di suscitare in così breve tempo tanto interesse. Le presentazioni sempre affollate, interviste in diversi organi di stampa e, come ricordava Umberto, a Roxane sono state dedicati ben due brani musicali. Ma ora è il momento di guardare avanti!
Oltre a tanti complimenti ci sono arrivate anche delle critiche, alcune un po’ superficiali  a dire il vero e altre invece ricche di contenuto. E su questo abbiamo posto la nostra attenzione.
Della parte grafica ha già detto Umberto, io invece volevo porre l’attenzione sull’aspetto testuale. I primi due episodi contenuti nel libro uscito ad agosto sono solo introduttivi sia del personaggio di Roxane che del suo mondo. Qualcuno ingenuamente ci ha accusato di aver raccontato poco. Ai nostri simpatici critici rispondiamo di avere pazienza, tutte le loro curiosità verranno pian piano soddisfate. Già in queste breve storia di 12 tavole conosceremo dei nuovi personaggi e un po’ del passato di Roxane.
Questo episodio rappresenta il primo dei quattro che comporranno il libro in uscita alla fine del 2014. Quattro episodi a rappresentare ognuno una stagione dell’anno. In questo caso la storia è dedicata all’inverno, con un’avventura tra passato e presente. ambientata durante il Natale.
Possiamo già annunciare che, come in tanti ci hanno chiesto, uno dei prossimi episodi (quello dedicato all’estate) vedrà come protagonista insieme a Roxane, la simpatica Debora Ruggeri.
Non mi resta che augurarvi buona lettura, amici!
Luigi Serra