sabato 28 marzo 2015

Un Giorno da Roxane: Alessandra "Biancaneve" Fadda

L'ospite della prima puntata di "Un giorno da Roxane" è Alessandra Fadda, una giovane pittrice e scultrice. Conosce giovanissima Luigi Serra, uno degli autori di Roxane, avendo frequentato un corso di fumetto da lui organizzato per Gruppo Misto.
Dopo aver ritrovato Luigi su facebook, ha iniziato a seguire Roxane diventando immediatamente una ammiratrice dei disegni di Umberto Buffa.
Abbiamo incontrato Alessandra i giorni scorsi nella splendida location del Bar "Sotto il Portico" dell'amico Simone Imperiu.
Questa è la prima parte della lunga chiacchierata, la seconda verrà messa online i primi giorni di Aprile.


Disegno di Umberto Buffa

(Umberto) Come ti chiami?

Mi chiamo Alessandra in arte Biancaneve, ho ventisette anni…  Roxane ne ha 22 (io qualcuno in più ma non importa!). Oltre alla somiglianza fisica mi assomiglia anche caratterialmente;  insomma, mi sono tuffata  nel personaggio!

(Luigi) A che età hai iniziato ad amare l’arte?
Ho iniziato a 5 anni  (mia mamma conserva ancora tutti i miei disegni) e iniziavo a disegnare principesse… non erano come i disegni di tutti gli altri bambini della mia età,  ero più avanti  (lo dicevano anche i miei insegnanti… Un giorno mi ha chiesto mia madre:  “cosa vuoi fare da grande?  Ed io: “Voglio disegnare!”


(Umberto) Parliamo di amore, dirigere l’amore è come dirigere i pennelli e le matite?
E’ sicuramente più difficile dirigere una storia d’amore perché con i pennelli hai un rapporto che non hai mai fine. Perché l’artista ha sempre  l’ispirazione mentre una storia d’amore è fatta di salite e di problemi… un foglio bianco non tradisce mai!

(Luigi) Secondo te la creatività è una dote naturale o uno la può sviluppare nel corso della vita?
Io penso sia una dote naturale, ci nasci. Molto fanno le esperienze, sicuramente. Sono anche del parere che una persona può imparare l’arte, può imparare a scolpire, a dipingere, può imparare a fare l’attore. Ma la creatività ce l’hai nel cuore. Non la puoi imparare.

Disegno di Alessandra Fadda

(Umberto) Cito una tua frase che mi ha attratto: Non esiste vita nella quale, almeno una volta non ci si perda?
Ricevo molte messaggi da amiche che si identificano e si ritrovano nei miei disegni… Le mie donne raccontano le mie esperienze le mie emozioni insomma come farti le ossa!

(Umberto) Stamattina ho scritto nella mia bacheca: “Non c'è amore senza gelosia... ma le bugie in amore hanno le gambe corte“,  cosa ne pensi?
Mi ci ritrovo sempre nei tuoi disegni e in quello che scrivi Umberto,  la gelosia di per se non è una cosa negativa, per è una cosa bellissima, ma quando inizia ad essere malata, una possessione allora si inventano le bugie. Inoltre non credo alle bugie a fin di bene!


(Luigi )Nella tua bacheca abbiamo visto delle foto dove tu sei protagonista in ambienti quasi magici, Come è nata l’idea di fare queste foto?
Allora, io sono affascinata dalle realtà parallele. Nel senso che mi piace sfuggire… forse ne ho bisogno, non lo so…
E ricerco dei posti tranquilli. Solitamente, son boschi, il più delle volte sono posti abbandonati. Perché il posto abbandonato racconta. Anche la città racconta, ma è caotica, la viviamo ogni giorno. Un luogo abbondonato racconta di epoche passate. A volte trovi vestiti da chi c’è stato. Che si sta raccontando attraverso i rimasugli che ci sono lì. A volte mi capita di sedermi, anche in una casa abbandonata e stare zitta, è come se raccogliessi delle energie. Può sembrare una cosa scema…

(Luigi) No, perché? Anche io credo che gli oggetti e gli ambienti registrino le emozioni e le energie delle persone… La chiamano impregnazione psichica…
Si, e poi mi piace l’idea di impersonificarmi  in tante cose. Sono Alessandra tutti i giorni, che noia. Se ho la possibilità di essere un giorno in un’epoca Vittoriana, in un altro una fatina nel bosco lo faccio molto volentieri.

(Umberto) Come sei arrivata a chiamarti Biancaneve?
Grazie a mia mamma che mi ha sempre chiamato Biancaneve… nonostante non fosse una principessa preferita  ma si avvicinava a me per il suo modo di proporsi con gli animali esattamente come me… tutti gli animali venivano da me riuscivo a dialogare con loro. Sono arrivata ad aver tre cani, un pappagallo…  Uscivo in strada con il pappagallo in spalla, un coniglio al guinzaglio, tanti acquari . Per me l’animale è un’essenza come i luoghi abbandonati…. ne ho bisogno!



(Umberto) Nei tuoi disegni di donne vedo molto di te insomma, in quella location vuoi farci abitare Biancaneve, il tuo castello ed è come se tu vorresti vivere lì  è così?
Si, è così ci hai azzeccato!

(Luigi) Cosa ne pensi della reincarnazione?
Ci credo. Spesso sul web trovo dei quiz stupidi su chi eri nella vita precedente. Ed ero quasi sempre una strega o un mago. Guarda caso io adoro le streghe. Credo nella reincarnazione e sono una persona che non ha paura ne della vecchiaia e ne della morte. Quindi mi  dico rinascerò, magari sarò un gatto, un cervo, una montagna, un albero. Io adoro gli alberi.

(Umberto) Siamo affascinati dalle tue risposte, ci stai facendo venire in mente tante domande. Questa mi è venuta adesso: A chi manderesti la mela avvelenata che voleva dare la strega nella storia di Biancaneve?
 Premesso che non farei mai del male a nessuno anche se ne hanno fatto a me,  però, dovendo rispondere nel senso metaforico senza uccidere nessuno... In questo momento sono una strega, sono Grimilde; allora ne manderei due.… una alla persona con cui ho passato dieci anni della mia vita perché, dopo un matrimonio è finita, e l’altra a mio padre perché non ho più rapporti, e non mi dispiace. Quando una persona non ti da niente perché devo sprecare tempo, lo sostituisco con persone che mi danno tanto… e io identifico nei miei disegni mia mamma perché ho un rapporto molto stretto con lei!
Vorrei aggiungere una cosa. Nei miei dipinti raffiguro spesso donne nude, e nessuno a parte mia madre e le mia sorelle, che sono sensibili quanto me, hanno capito il legame del nudo della donna con la maternità. E molti mi dicevano che disegnavo sempre nudi. Io mi morsicavo la lingua per non rispondere. Un giorno è venuto il prete a benedire la casa. Mi ha chiesto se ero io ad aver dipinto quei quadri. Alla mia risposta positiva mi disse: “ Ti piace rappresentare la maternità.” Non ci potevo credere che lo avesse percepito!



(Umberto) Ho notato nei tuoi disegni molta tristezza, sei ancora triste per la tua storia andata male o sei guarita?
Sono quasi arrivata, ogni tanto mi butto giù, ma per fortuna sono circondata da persone che mi rallegrano. E  le mie donne riprenderanno presto a sorridere perché la tristezza è misteriosa mentre,  la gioia può essere di tante cose!

(Luigi )Ci puoi parlare delle tue sculture?
Le sculture che faccio variano dal Fantasy alle donne. Le sculture fantasy le faccio quando sono estremamente felice.
Mi sveglio la mattina e dico devo andare in laboratorio a far un albero. Io creo alberi che sono delle lampade.Creo un albero con delle finestrelle e mi dico vorrei diventare piccola per poter entrare dentro e viverci. Invece ci sono delle volte che mi sveglio e ho il desiderio di lavorare l’argilla. Il più delle volte rappresento delle donne in posizione fetale. L’ultima l’ho fatta venerdì scorso e ho terminato alle quattro del mattino. La guardavo e mi dicevo: Mamma mia, che triste, però sei bella! E l’indomani mi sveglio felice.



(Umberto) Parlando come Trilussa, se tu fossi, cosa saresti? 
Un albero, adoro gli alberi… lo dico sempre con radici molto forti una quercia … adoro le querce e i salici piangenti e ho avuto sempre il desiderio di fare delle foto sotto un albero mentre dipingo … sotto un salice piangente perché mi rappresenta!

(Umberto) Insomma ti immedesimi in un albero che è stato tagliato e dopo avere tagliato i rami secchi stai facendo fiorire i nuovi rami  e per fare questo di serve una persona a fianco che si sappia aiutare, e peccato non sia presente, ti chiederei se è esattamente così insomma, una pianta che bisogno di ricrescita….
In primis ho imparato che devo farcela sempre da sola ma se ho a fianco una persona che mi aiuta ben venga, ho imparato a sopravvivere!

 FINE PRIMA PARTE